La Mission Sociale

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita. (proverbio cinese)

IL MIGLIORAMENTO SOCIALE NON È ASSISTENZIALISMO, ma il favorire la promozione della dignità della persona, lo sviluppo delle sue risorse, il cammino verso l’autonomia.

Questa è l’essenza della nostra filosofia, la maggior parte dei nostri soci ha poco da imparare e molto da insegnare sulla raccolta dei rifiuti ferrosi, anche a noi che siamo da anni inseriti nel settore ambientale. Devono imparare a compilare moduli e formulari, schede e report ma con la giusta formazione e l’aiuto di alcune organizzazioni partner, siamo certi possano diventare piccoli imprenditori di se stessi.

I nostri soci sono tutti lavoratori autonomi, piccoli imprenditori regolarmente iscritti nelle locali CCIA e pagano i contributi INPS ed INAIL ed accantonano una parte del guadagno per l’imposizione fiscale. Questo inquadramento, che può sembrare ad una superficiale analisi non convenzionale, trova invece ampio accreditamento se si conoscono le procedure di questa tipologia di lavoro.

Il lavoro di raccolta del rottame ferroso ha trovato sempre molta partecipazione nel mondo degli ultimi, anche per l’autonomia che lo contraddistingue e la possibilità di interfacciarsi con una miriade di persone, non ha orari precisi, si può integrare bene anche con le incombenze domestiche di famiglie numerose, ha una grande diffusione nella comunità sinti e rom poco inclini a lavori in sede fissa e orari precisi.

Per esemplificare vi raccontiamo la storia quotidiana di una nostra socia Ileana, che ha intrapreso con noi il cammino fin dall’inizio, ormai 3 anni fa. Ileana è madre di nove figli e al mattino corre per portarli alle varie scuole, quindi compatibilmente sale sul camion e inzia la raccolta. Il pomeriggio a seconda della stagione interrompe il lavoro per recuperare i ragazzi magari per riprenderlo più tardi, non potrebbe mai avere un lavoro con tempi rigidi di entrata ed uscita. Con il suo lavoro provvede alla sua famiglia e tutti i ragazzi frequentano le scuole. I nostri soci quindi decidono in piena autonomia l’orario di lavoro e sono loro a conoscere il territorio e i canali ed i clienti per la raccolta, una volta completato il carico, decidono loro a che impianto di recupero destinare la raccolta. Una volta scaricato il mezzo a seconda dell’orario e degli impegni familiari, decidono se tornare a casa o continuare l’attività.

Con queste caratteristiche di lavoro sarebbe impossibile configurare il lavoro dipendente per cui l’unica possibilità era di organizzarli come lavoratori autonomi. Ecco come si è configurata la costituzione di cooperative sociali di lavoratori autonomi.

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